I Diatonica

Oggi ho intervistato i Diatonica, un gruppo molto conosciuto nella Bassa Bresciana. Ho deciso di fare questo articolo perché fin dalla prima volta che li ho sentiti, mi sono sempre piaciuti e ho apprezzato molto la passione che trasmettono quando si esibiscono.

Quando e come è nata l’idea della band?

“La band è nata nel 2009 da un’idea di Alice, Luca e Paolo (il nostro primo cantante). Eravamo all’epoca tutti chitarristi nel gruppo di animazione della messa e abbiamo deciso di allargare il nostro repertorio anche a generi musicali diversi. Ma una band non poteva essere formata solo da tre chitarristi, quindi in base alle attitudini di ciascuno di noi, ci siamo divisi i ruoli e coinvolto Mattia perché avevamo bisogno di un batterista. Poi nel 2013 la formazione è cambiata: abbiamo aggiunto Marco alle tastiere e Michele è diventato il nuovo cantante. Ci teniamo a ribadire che la band è nata in Oratorio, dove abbiamo ancora oggi la nostra sala prove, grazie anche al sostegno che all’epoca ci diede Don Giovanni.”

Perché il nome Diatonica?

“Abbiamo scelto questo nome perché si riferisce all’ambito musicale e sta ad indicare una scala.”

Avete qualche band come modello? Per quale motivo?

“Non abbiamo una band di riferimento. Sono per noi fonte d’ispirazione tutti quegli artisti che hanno fatto e continuato a fare la storia.”

Che genere di musica suonate?

“Il nostro genere spazia tra il rock, il pop e il blues, cercando di soddisfare tutti i gusti della vasta platea che ci segue.”

Che corsi avete frequentato per imparare a suonare?

“Le nostre esperienze sono molto varie, c’è chi ha studiato e chi invece è autodidatta e ha imparato sul campo.”

Da quanti membri è composto il vostro gruppo? E che ruoli svolgono?

“Il nostro gruppo è formato da cinque componenti: Michele alla voce, Luca alla chitarra, Marco alle tastiere, Alice al basso e Mattia alla batteria.”

Avete mai pensato di trasformare questa vostra passione in un lavoro a tempo pieno?

“No, non abbiamo mai pensato di trasformare questa nostra passione in un lavoro a tempo pieno. Vivere di musica è il sogno di quasi tutti i musicisti, ma fare musica da professionisti richiede studio costante e competenze, quindi consapevoli di questo abbiamo deciso che la musica rimarrà un hobby, di certo il più bello che potessimo scegliere.”

Qual è il vostro cavallo di battaglia?

Con il Nastro rosa, una delle primissime canzoni che abbiamo messo nel repertorio.”

Cosa volete trasmettere ai vostri fans?

“Il nostro obbiettivo è quello di intrattenere i nostri fans e ricondurre il nome Diatonica al divertimento.”

Quali sono le vostre tappe e i vostri progetti per il futuro?

“Non abbiamo progetti diversi se non continuare a fare quello che facciamo per divertire e per divertirci, mettendoci sempre grinta ed entusiasmo.”

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