Gli studenti invadono le piazze: manifestazioni per il clima in tutto il mondo

Milioni di giovani, venerdì 15 marzo, sono scesi nelle piazze di ogni angolo della Terra per difendere il proprio futuro e l’unica casa che hanno, la Terra. Hanno chiesto “azioni concrete” per salvare il pianeta nella prima manifestazione globale per il clima, il ‘Global Strike for future’.

Hanno scioperato “da Washington a Mosca, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai perchè i politici ci hanno abbandonato” dice l’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg, dalla quale è partita la protesta. Giovanissimi stanchi di aspettare trattative dei politici che come dice Greta “Hanno ceduto il nostro futuro agli approfittatori”.
Una protesta che ha toccato tutti i continenti, coinvolto 100 nazioni e animato di persone, colori e slogan 1.700 città con cortei, comprese le città di nazioni tra le più inquinate al mondo come l’India, la Cina, la Russia e paesi dell’America Latina.
In Europa gli studenti hanno sfilato in cortei dalla Slovenia alla Francia, dove la protesta si è protratta per tutto il fine settimana, dall’Inghilterra fino alla Croazia e l’Italia.
In Italia sono state 182 le piazze riempite, da Milano a Palermo, con gli slogan “Salviamo il pianeta, non il profitto”, “La crisi siete voi, noi il futuro”, “Ci avete rotto i polmoni”, “Non abbiamo un pianeta B” con la presenza di oltre un milione di ragazzi. Le massime autorità hanno risposto alla voce che si è levata dalle piazze. A partire dal capo dello Stato Sergio Mattarella: “tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima”. La questione ambientale, ricorda il premier Giuseppe Conte, è “una sfida cruciale, non ci sottrarremo”.
“Scendiamo in piazza, manifestiamo, oggi a scuola non ci andiamo”: è stato il grido degli studenti a Milano. Il corteo ha cambiato percorso perché “siamo troppi, siamo più di centomila, chiudiamo il corteo in piazza Duomo perché in piazza Scala non ci stiamo”, hanno spiegato gli organizzatori.
Almeno trentamila gli studenti che hanno partecipato allo sciopero per il clima a Roma. Il corteo è partito dal Colosseo e ha percorso via dei Fori imperiali, arrivando a fianco dell’Altare della Patria, dove hanno parlato gli oratori previsti, tutti ragazzi e il geologo Mario Tozzi.
Un enorme striscione con scritto “Siamo ancora in tempo” è stato appeso al Ponte degli Scalzi a Venezia. Partito dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia il corteo si è snodato per le calli del centro storico.
“Pazienza niente, studenti per l’ambiente”. Con questo slogan, da Piazza Maggiore a Bologna é partito il corteo degli studenti che hanno aderito allo sciopero per il clima ‘Global Strike for Future’. A sfilare circa tremila persone. Non solo giovani ma anche tanti bambini con genitori, insegnanti e anziani. “Grazie Greta, salviamo il pianeta”, l’omaggio degli studenti bolognesi alla giovane attivista svedese Greta Thunberg che ha dato il via agli scioperi per il clima.
Ventimila in piazza a Torino. In testa al corteo uno striscione con la scritta verde su fondo bianco “Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”.
A Palermo gli studenti hanno raccolto l’appello degli ‘amici del pianeta’ partecipando alla marcia contro il cambiamento climatico. Alla manifestazione, principalmente in piazza Verdi, una folla festosa di giovani che scandendo slogan come “Se non cambierà, lotta dura sarà”, “Sciopero mondiale per il futuro”, “Ci siamo rotti i polmoni”, “E’ inutile conquistare la luna per poi perdere la terra”, e ancora “Altro che treni ad alta velocità, siamo al capolinea”.
Manifestazioni in tutti i capoluoghi di provincia della Toscana e in molti comuni più piccoli.

A Firenze circa diecimila i giovani manifestanti che si sono radunati in piazza Santa Croce. Centinaia i cartelli e gli striscioni esposti con slogan quali “Invertire la rotta è possibile” e “Vogliamo il pianeta più pulito”.
Anche il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada e il sindaco della città Emilio Del Bono hanno partecipato allo sciopero globale per salvare il pianeta. Più di diecimila studenti hanno invaso il centro città a Brescia. Oltre ai ragazzi presenti anche insegnanti e rappresentanti di molte associazioni ambientaliste.
Ora i manifestanti, dai più piccoli ai più grandi, aspettano che le parole si traducano presto in fatti.

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