Perseverance – Atterraggio confermato!

Lo scorso 18 febbraio abbiamo assistito all’atterraggio della missione Mars 2020 su Marte. Questa missione, con il rover Perseverance e l’elicottero Ingenuity, è destinata ha segnare la storia dell’esplorazione marziana.

L’atterraggio di Perseverance

L’atterraggio è avvenuto secondo la procedura EDL (entry descent and landing). Durante la prima fase di ingresso nell’atmosfera il rover è chiuso all’interno dello scudo termico: infatti l’attrito prodotto con l’atmosfera genera un calore di circa 1300°. Successivamente, dopo che l’atmosfera ha rallentato la capsula, è stato aperto il paracadute, che ha rallentato la discesa del rover, rendendo possibile la separazione dallo scudo termico. Una volta tagliato il paracadute entra in azione il modulo di discesa a razzi. È una sorta di potentissimo jetpack dotato di otto propulsori che guida la discesa del rover fino a 20 metri dalla superficie, momento in cui inizia la procedura Skycrane (gru dal cielo).

Il modulo di discesa ha quindi calato il rover Perseverance con una serie di cavi, depositandolo sano e salvo sulla superficie di Marte alle 21:55 ora Italiana. Tutta questa procedura è conosciuta anche come “7 minutes of terror – i sette minuti del terrore”. Infatti a causa della grande distanza tra i pianeti l’esito di ogni momento dell’atterraggio arriva sulla terra sette minuti dopo il suo avvenimento su Marte. Passati questi sette minuti con il fiato sospeso tutti gli spettatori che stavano seguendo l’atterraggio hanno potuto lanciare un grido di gioia dopo aver sentito quelle due parole tanto attese: “Touchdown confirmed! – Atterraggio confermato!”

La strumentazione di Perseverance

Il rover Perseverance è dotato di svariati tipi di strumentazioni; tra fotocamere, videocamere, laser, trapani e microfoni ha tecnologia da vendere!

Strumentazione scientifica

La strumentazione scientifica di cui è stato dotato permette di analizzare qualunque cosa che incontrerà. Ecco un breve elenco dei vari strumenti spiegati in modo semplice:

MEDA (Mars Environmental Dynamics Analyzer), un sensore che fornisce dati come la temperatura, la pressione, la direzione del vento, l’umidità e ogni sorta di dato sul clima marziano

MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), è uno strumento che ha come obiettivo dimostrare la fattibilità del creare ossigeno liquido, il principale combustibile dei razzi, dall’atmosfera marziana. Le missioni umane su Pianeta Rosso useranno strumenti simili, ma di dimensione e potenza maggiore, per creare il carburante per il ritorno sulla Terra.

PIXL (Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry), uno strumento dotato anche di una fotocamera ad alta risoluzione che concentrando raggi x in un punto riesce ad analizzarne le componenti chimiche.

RIMFAX (Radar Imager for Mars’ Subsurface Experiment), è un radar che permette di rilevare la struttura del suolo. A seconda del segnale che si ottiene è possibile capire se in un determinato punto nel sottosuolo è presente ghiaccio, acqua, roccia o sabbia.

SHERLOC (Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics and Chemicals), un nome complesso dato ad uno strumento altrettanto complesso. Questo spettrometro svolge uno dei compiti principali della missione: scovare tracce di vita. Per farlo usa uno speciale laser ad ultravioletti per cercare composti organici e minerali contaminati da acqua.

Una trivella, Perseverance, come i predecessori, è dotato di una trivella che analizzerà e conserverà campioni di rocce che verranno recuperati nelle prossime missioni, permettendoci di riportare sulla Terra dei pezzi di Marte.

Fotocamere

Oltre alla fotocamera del PIXL sul rover Perseverance sono presenti anche molte altre fotocamere con un diverso scopo:

Mastcam-Z, la versione potenziata della Mastcam del rover Curiosity. È un sistema di due fotocamere stereoscopiche e grandangolari, capaci di zoomare fino a 3x. Consentono di riprendere immagini 3D e perfino video ad alta risoluzione.

SuperCam, la versione migliorata della Chemcam di Curiosity. Questa fotocamera fornisce immagini e analisi chimiche di qualsiasi elemento distante fino a 7 m dal rover, riuscendo così ad analizzare posti dove il braccio robotico non arriva. Per funzionare “spara” un raggio laser infrarosso che vaporizza la roccia per analizzarne lo spettro della luce emessa.

HazCams, sei fotocamere che rilevano pericoli sulla strada del rover. Aiutano anche durante il manovramento del braccio.

NavCams, due fotocamere usate per manovrare il rover. Vengono anche usate dal rover quanto viene impostato in “autopilota” per decidere che strada prendere.

4 videocamere per l’atterraggio, due sul rover (una puntata verso l’alto e una verso il basso), una sul modulo di discesa che “guardava” il rover e una puntata verso l’alto vicino ai paracadute. Tutte e quattro hanno registrato video dell’atterraggio.

Microfoni, Perseverance è inoltre dotato di due microfoni, e per la prima volta possiamo sentire il suono di Marte! Gli scienziati useranno questi microfoni per svolgere altre analisi sulla composizione delle rocce, ascoltando il suono che fanno.

Mars Helicopter Scout: Ingenuity

Ingenuity è una delle missioni secondarie di Mars2020. È un esperimento per dimostrare la possibilità di far volare un drone o elicottero nella superficie marziana. Ingenuity è atterrato insieme a Perseverance, situato nella “pancia” del rover. La settimana scorsa Ingenuity ha mandato i primi segnali, confermano che è online (pronto a ricevere indicazioni) e nelle prossime settimane verranno effettuati i voli, che continueranno per 30 giorni. Nel caso Ingenuity abbia successo si aprirebbe una nuova frontiera per l’esplorazione marziana: infatti l’utilizzo di velivoli come scout (esploratore) permetterebbe di poter fare un sopralluogo di possibili zone di interesse, e guidare il rover solo nei luoghi realmente di interesse scientifico, che con una velocità di 152 metri all’ora (4,2 centimetri al secondo) non è sicuramente il mezzo più veloce della galassia.

Send your name to Mars

Questa iniziativa della Nasa ha permesso agli appassionati della missione da tutto il mondo di sentirsi parte della missione. È stato infatti possibile inserire gratuitamente il proprio nome all’interno di un database che è stato inciso su tre chip che Perseverance ha portato con se su Marte. Registrando il proprio nome è stato anche fornito una “carta d’imbarco” che gli appassionato conserveranno gelosamente!

Insomma, questa missione ha le carte in regola per dimostrarsi un grande successo. Tra un rover super tecnologico, un drone e la possibilità di portare campioni di Marte sulla Terra non ci resta che metterci seduti e prepararci alle sorprese che Mars 2020 ci riserva!

Andrea Parolini

Andrea Parolini

Mi chiamo Andrea e sono un ragazzo di 16 anni. Frequento la seconda liceo all'Istituto Bonsignori. Sono appassionato di tecnologia, scienza e robotica.

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