Serena Zanini: l’operazione rischiosa a cui è stata sottoposta

Oggi ho avuto modo di intervistare una ragazza quindicenne che ha dovuto essere operata urgentemente alla ghiandola dell’ipofisi. La giovane si chiama Serena, abita a Gottolengo e fino a qualche mese fa aveva una vita normalissima: andava a scuola, a danza, usciva con le amiche e molte altre attività. Poi qualcosa è iniziato a cambiare. Adesso leggerete le sue parole riguardo a questa rara malattia.

Serena quali sono stati i tuoi primi sintomi?

“All’inizio ho iniziato a gonfiarmi e soffrivo molto il caldo, mi faceva molto male la schiena ed ero sempre molto stanca, avevo delle righe rosse sulla pancia, mi era venuta anche una piccola gobba sul coppino, avevo sbalzi d’umore e non riuscivo a concentrarmi e questo causava dei problemi soprattutto scolastici.”

Chi si è accorto della tua malattia?

“Ad accorgersi e salvarmi è stata mia mamma: notando tutti questi problemi aveva fatto delle ricerche su internet e aveva guardato anche un programma televisivo dove parlavano di malattie rare. L’unica cosa che non la convinceva del fatto che avessi questa malattia era che chi ha questa malattia perde i capelli e io non li avevo ancora persi. Poi però anche questo problema è subentrato nella mia vita e così mia mamma ha deciso di parlarne di nuovo con i medici, ma loro non le davano retta, così decise di chiamare un medico specializzato e lui confermò quello che mia madre aveva sospettato già da tempo. Per questo devo ringraziarla perché se non si fosse accorta probabilmente io adesso non sarei qui.”

La ghiandola che ti causava tutti questi problemi era quella dell’ipofisi?

“Si, questa ghianda è lunga 12 mm e io ne avevo infettati 8 mm.”

Come sono stati i giorni prima dell’intervento?

“Ci sono stati momenti belli, nel senso che i miei amici mi sono stati sempre vicino e mi facevano stare bene e anche i miei famigliari mi hanno aiutata, nonostante, a causa della loro paura e preoccupazione, mi hanno fatto venire molta ansia e mi sono pure arrabbiata per questo, però li capisco perché quello che stavo per affrontare non era una cosa facile.”

Dopo quanto tempo ti hanno operata da quando hai saputo di avere questa rara malattia?

“Mi avrebbero dovuto operare dopo due settimane, ma avevo la febbre e quindi abbiamo dovuto rimandare di una settimana.”

Come si è svolto l’intervento?

“Mi hanno operata alle 7.30 della mattina. L’intervento è durato due ore, ma poi mi hanno tenuta in sala operatoria fino a mezzogiorno per tenermi sotto controllo. Mi sono entrati dal naso con dei macchinari apposta e mi hanno tagliato delle ossa per poter togliere la parte infettata della ghiandola. Poi mi hanno messo dei tubicini nel naso, che ho dovuto tenere per alcuni giorni, per non rovinarmi il setto nasale.”

Hai avuto molti dolori dopo l’intervento?

“Si, mi faceva molto male la testa e il naso, facevo fatica a respirare perché non ero abituata a farlo con la bocca, sentivo il sangue che scendeva in gola e poi mi sentivo tutta scombussolata, sconvolta, strana.”

Quanti giorni sei rimasta in ospedale?

“Ci sono rimasta per una settimana circa, poi mi hanno mandato a casa anche se non stavo ancora molto bene.”

Ma se l’intervento non fosse riuscito?

“Se non fosse riuscito avrei dovuto fare un altro intervento per togliere la parte di ghiandola restante. E poi avrei dovuto bere una pastiglia tutti i giorni per tutta la vita.”

Adesso come ti senti?

“Pian piano mi sto riprendendo e adesso, dopo un mese di convalescenza, sono tornata a fare qualche ora di scuola.”

Cosa consigli alle persone che potrebbero avere la tua malattia?

“Se a qualcuno dovesse venire questa orribile malattia gli consiglio di avere sempre fiducia e non smettere mai di sperare di guarire, con questa malattia inoltre si impara a essere forti e a superare qualsiasi ostacolo ti si presenta davanti.”

Avatar

Sblog!

Amministratore del sito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.