Da Remedello a Liverpool, l’esperienza della vacanza studio

Molto spesso si sente parlare di vacanze studio in cui i partecipanti risiedono in college, nei quali oltre a delle lezioni, che hanno l’obbiettivo di migliorare l’inglese, si svolgono molte attività e si visitano alcune città. Le opinioni riguardo queste esperienze sono molto varie e per capire di più cosa significa partecipare a questi viaggi ho avuto la possibilità di intervistare Andrea Dellabona, uno studente del quarto anno del Liceo scientifico Bonsignori, il quale quest’estate ha partecipato a una vacanza studio a Liverpool.

L'ingresso del pub dei Beatles.

 

 

In che periodo sei partito?

Siamo partiti il 15 luglio e siamo tornati il 1 agosto.

 

Da dove e con chi sei partito?

Sono partito con 11 ragazzi e con la mia professoressa di inglese, dall’ aeroporto di Milano Malpensa.

 

Oltre a risiedere a Liverpool, nel college, avete visitato qualche città?

Si, prima di andare a Liverpool siamo stati a Londra tre giorni, poi abbiamo fatto una visita di un giorno a Manchester.

 

Che cosa avete visitato a Londra?

A Londra abbiamo visitato il Big Ben, l’Houses of Parliament, la National Gallery, Buckingham Palace, Piccadilly Circus, St. Paul’s Cathedral; abbiamo fatto una passeggiata attraverso il Tower Bridge, per il quartiere di Covent Garden e una mini crociera lungo il Tamigi.

 

Che cosa avete visitato a Manchester?

A Manchester abbiamo visitato due dei suoi luoghi più interessanti come Manchester Town Hall, The Central Library e il Museo della Scienza e dell’Industria.

 

Che cosa avete visitato a Liverpool?

A Liverpool abbiamo visto Dock, Town Hall, Echo Arena, Radio City Tower, Metropolitan Cathedral e il museo dei Beatles.

 

Puoi raccontarci una giornata tipo al college?

Ogni mattina alle 8.00 andavamo a fare colazione, poi una volta finita la colazione intorno alle 9.00 ci recavamo a scuola a fare lezioni, le quali finivano verso le 12.30, per quell’ora andavamo a pranzo e per le 14.00 ci trovavamo e facevamo delle lezioni oppure degli sport in palestra. Verso le 17.30 tornavamo al college e alle 18.00 cenavamo. La sera facevamo delle attività, dei giochi oppure c’era la serata disco, poi alle 22.30 tornavamo nelle nostre stanze.

 

È un’esperienza che consiglieresti?

Sinceramente non è un’esperienza che consiglierei perché secondo me se una persona vuole imparare la lingua dovrebbe provare a visitare e lavorare in questi posti da solo, le lezioni infatti non erano diverse da quelle che svolgiamo durante il periodo scolastico, inoltre essendo con un gran numero di ragazzi italiani parlavamo molto spesso italiano.

 

Quale città ti è piaciuta di più?

La città che mi è piaciuta di più è Londra perché il centro della città è ricco di monumenti e negozi molto interessanti.

 

Una chiesa ingleseChe cosa pensi di aver appreso grazie a questa esperienza?

Ho migliorato anche se di poco il mio inglese, inoltre credo di essere diventato molto più indipendente.

 

È un’esperienza che ripeteresti?

Probabilmente no, è stato molto carino da provare ma preferirei andare a visitare in maniera autonoma una città.

 

Com’è stato il confronto con ragazzi provenienti da altri stati?

È stato molto bello perché ho avuto la possibilità di confrontarmi con persone molto diverse, che hanno abitudini differenti rispetto alle nostre, le quali per noi possono essere impensabili.

 

Molti ragazzi pensano che andando nei college, a causa dell’elevato numero di ragazzi italiani, si impari poco la lingua, sei d’accordo con questa affermazione?

Si, sono molto d’accordo con questa affermazione, infatti tranne che a lezione parlavo molto spesso italiano e ciò non ha contribuito al miglioramento del mio inglese.

   

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