Il lago di Loch Ness: Nessie esiste davvero?

Le leggende suscitano da sempre una grande curiosità da parte degli uomini. Si cerca sempre di trovare una risposta scientifica riguardo questi fenomeni misteriosi di cui si sa molto poco, molte volte invano. Ovviamente rimane il fascino di credere nell’esistenza di queste creature straordinarie, dando origine a tutte le credenze e ai miti che oggi conosciamo. Tra tutte le leggende in circolazione, esiste una parte di esse che riguarda i dinosauri, in particolare si crede che sulla Terra ci siano ancora degli esemplari di questi animali preistorici.

 

Nei nostri oceani, fino a qualche tempo fa, si credeva all’esistenza dello squalo Megalodonte, uno squalo delle dimensioni di una balena, vissuto nell’era preistorica. Ovviamente gli scienziati hanno svolto molte ricerche su questo colosso, risultate però negative, ma la leggenda rimane viva comunque. Un’altro animale marino di cui si è discusso molto, sin dall’ottocento, è quella di Nessie, il mostro di Loch Ness.

 

 

Chi è Nessie?

Ci troviamo sul lago di Loch Ness, uno specchio d’acqua lungo e sottile che si trova nelle Highlands, in Scozia. Le sue acque gelide e profonde ospiterebbero l’ultimo esemplare vivente di plesiosauro. Questo dinosauro era un animale acquatico lungo più di otto metri, lunghezza costituita principalmente dalle dimensioni del collo e della coda. Tutto questo è stato ipotizzato grazie alle fotografie e alle testimonianze di alcune persone.

 

I primi avvistamenti di Nessie

La storia di Nessie ha origini molto antiche. La prima testimonianza riguarda l’esperienza di monaco irlandese, San Columba. Questo monaco, passeggiando sulle rive del lago, assistette alla sepoltura di un uomo ucciso da un animale marino. In seguito Columba tentò di sconfiggere il mostro, e come narra la leggenda, lo allontanò scagliandoli un monito di stampo apocalittico. Alcuni considerano questo avvenimento come il primo vero avvistamento del mostro di Loch Ness, anche se solo leggenda.

 

Le fotografie del Mostro di Loch Ness

 

Dopo circa un millennio alcune persone iniziarono a scattare fotografie che ritraevano il mostro nelle acque del lago. Ecco alcuni avvistamenti di Nessie:

Nel 1871 un uomo avvistò una creatura strana emergere dall’acqua che sembrava avesse la forma di una barca rovesciata,  immergendosi subito dopo;

Nel 1933 una coppia di persone in auto vide una creatura dal corpo enorme lungo circa dieci metri che attraversava la strada trascinandosi verso il lago. Il novembre dello stesso anno Hung Gray pubblicò la prima vera foto di Nessie, in cui si può intravedere un animale dal collo e la coda molto lunghi;

Un anno dopo nel 1934, fu pubblicata una foto, in cui era ritratto il collo di Nessie che emerge dalle acque. Questa foto rimase una delle raffigurazioni più popolari di Nessie. Dopo numerosi studi su questa fotografia, nel 1994 emerse la notizia che si trattava di un falso. Infatti per scattare quella foto venne immerso  un sottomarino giocattolo modificato con il collo di un mostro marino in modo che la parte superiore di esso sporgesse fuori dall’acqua e sembrasse la testa di Nessie. 

Dal 1934 fino al 2010 si susseguirono un gran numero di avvistamenti del mostro di Loch Ness, anche se la maggior parte di questi erano falsi, dichiarati spesso dai propri autori.

 

 

Le indagini sul mostro

Dal 1934 le ricerche di Nessie non si sono mai fermate. Molti esperti hanno svolto indagini e ricerche setacciando il lago da cima a fondo, ma molte delle volte senza risultato. Anzi, durante queste indagini vennero smentite delle informazioni riguardanti il mostro stesso. Infatti molti esperti nel campo biologico condussero molti esperimenti sull’aspetto del mostro. L’ipotesi del Plesiosauro fu esclusa perchè questi esseri non riuscirebbero a sopravvivere nelle acque del lago, troppo fredde e inospitali. Inoltre il Plesiosauro non era in grado di far emergere il collo dalle acque come raffigurato in alcune fotografie. La respirazione di questo animale era molto frequente, e questo comporterebbe  risalite ed emersioni frequenti e ,di conseguenza, più avvistamenti. Un altro problema è quello cronologico: il lago di Loch Ness si è formato qualche migliaio di anni fa, mentre i dinosauri di questo genere risalgono a più di cinquanta milioni di anni fa.

 

 

Cosa succede oggi al lago di Loch Ness?

Arriviamo ai giorni nostri. Dal giugno del 2018 il professor Neil Gemmell insieme alla sua squadra sta campionando le acque dal lago e catalogando tutte le tracce di DNA ambientale in esse contenute.Grazie a questa tecnica l’obiettivo è quello di identificare ogni specie vivente nel lago di Loch Ness: se Nessie dovesse aggirarsi negli abissi del lago, Gemmell lo troverà.

Insomma, una leggenda a tutti gli effetti. Anche se tutti gli esperimenti svolti nel corso di questi anni hanno dato risultati negativi, Nessie rimane sempre nel cuore delle persone, soprattutto degli abitanti delle Highlands che tutti i giorni ammirano le acque di quello splendido specchio d’acqua.

Gazzoldi Davide

Gazzoldi Davide

Sono Davide Gazzoldi, frequento la prima liceo all'Istituto Bonsignori. Sono appassionato di animali di vario tipo e tecnologia.

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