Marino Tomasoni: un gravissimo incidente sul lavoro

Più di un anno fa, Marino, un ragazzo di 43 anni, è stato vittima di un gravissimo incidente sul lavoro, che gli ha cambiato completamente la vita. Ora vi racconterà la sua storia.
Che cosa ti è successo?
“È successa una cosa che non dovrebbe mai succedere a nessun lavoratore. Stavo collaudando un pistone, mi ricordo solo di aver visto il manometro salire velocemente e poi non ricordo più nulla. Mi sono svegliato dopo una settimana in ospedale a Brescia.”
Cosa pensavi durante la convalescenza in ospedale?
“Partendo dal presupposto che l’incidente è stato molto grave, partito come tetraplegico, ero immobilizzato nel letto e non riuscivo a muovere niente pur sforzandomi, sentivo solo quando il medico mi stimolava la pianta del piede con una penna, però non mi rendevo bene conto di quello che stava accadendo. Dopo quaranta giorni ho iniziato la fisioterapia all’ospedale di Piacenza in un centro spinale e ho iniziato a comprendere la mia situazione.”
Chi ti ha dato la forza di non mollare?
“Sicuramente mia moglie e i miei figli, ma anche i miei genitori e i miei suoceri.”
Come hanno reagito i tuoi figli?
“Inizialmente non volevano che mi vedessero, poi hanno capito che era meglio che mi incontrassero, anche perché mia figlia non credeva fossi vivo. Poi nel vedermi si è tranquillizzata. Mio figlio invece, nel vedermi abbassava lo sguardo, forse perché gli facevo paura essendo tutto intubato e gonfio. Man mano che miglioravo anche loro reagivano in modo diverso.”
Quanto tempo è passato dall’incidente?
“Sono passati 15 mesi.”
Quando ti hanno detto che potevi tornare a casa tua dentro di te cos’hai provato?
“Ho provato una sorta di libertà, anche se al primo permesso che mi hanno dato non volevo venire a casa perché avevo paura, là ero in una struttura protetta, con infermieri che mi curavano. Poi dopo pian piano abbiamo sistemato la casa in base alle mie esigenze e adesso quando devo fare i rientri in ospedale, non ho più voglia di andare.”
È cambiato il tuo modo di vedere la vita?
“Dopo essermi fatto male ho capito quanto sia importante la vita, ti accorgi di quanto, fra virgolette, era banale il tuo modo di vivere. Capisci anche quanto bisogno hai di stare vicino alla tua famiglia e di goderti i tuoi figli.”
Se a un ragazzo capitasse la stessa cosa, che cosa vorresti digli?
“Nei miei dieci mesi di ospedale ho incontrato un ragazzo di 26 anni che ha avuto un grave incidente ed è rimasto paralizzato dal torace in giù, ma non ho avuto il coraggio di digli niente perché sapevo bene qual era la sua situazione. È sempre difficile in questi casi cercare di mettere una buona parola, ogni incidente ha la sua storia: là dentro eravamo in tanti ma non ce n’era uno uguale all’altro. La cosa fondamentale secondo me è il supporto della propria famiglia.”

Marino tuttora sta lottando per riacquisire più capacità possibili. È però molto tranquillo, vuole dipendere il meno possibile dagli altri, i medici gli hanno detto che il recupero può durare fino a 36 mesi. Io non posso che augurargli di tornare come prima perché è una bellissima persona.

Avatar

Sblog!

Amministratore del sito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.