I 75 anni del Dio della chitarra.

Esattamente 3 giorni fa, il 27 novembre, il Dio della chitarra avrebbe compiuto 75 anni. Jimi Hendrix è universalmente considerato il chitarrista più rivoluzionario mai vissuto fino a questo momento. Quest’aura mistica di Dio del rock è solo una mistificazione? Ovviamente no. La rivoluzione dello strumento attuata da Hendrix inizia con l’incisione del disco Are You Experienced, 45 giri pubblicato nel 1966, inciso con la Jimi Hendrix Experience, formata da Noel Redding, bassista, dal virtuoso batterista Mitch Mitchell, e ovviamente da Jimi. Il disco aveva riscosso un grande successo. Per questo la band, dietro intercessione di Paul McCartney, venne invitata al Monterey International Pop Festival del 1967.

Jimi Hendrix, una vita in equilibrio sui tasti di una Stratocaster.

Qui Hendrix diede la prima prova di ciò che stava per fare con la musica. L’esibizione, presente in un documentario del festival, è l’incarnazione dell’improvvisazione totale. Sia Clapton che Page, già all’epoca consacrati dei del rock e della chitarra, furono sorpresi dall’utilizzo a 360 gradi dello strumento.  Egli utilizzò infatti ogni elemento della chitarra per fare musica. I suoni distorti di uno scorretto setup dello strumento, generalmente considerati dannosi per un’esibizione venivano armonizzati da Jimi all’interno della canzone. La rivoluzione tuttavia si completa con la pubblicazione di Axis: Bold as Love, disco che forse più ha rivoluzionato la storia del Rock e della musica. In questo disco Hendrix rompe completamente gli schemi che stanno alla base della chitarra. Egli, per la prima volta inserisce complessi fraseggi all’interno di un giro di accordi apparentemente semplicissimo. La perfetta amalgamazione di fraseggi complessi, accordi semplici, e dei suoni derivati da un setup scorretto, il tutto in una singola canzone, sono le 3 colonne portanti di questa rivoluzione musicale. Nessun chitarrista successivo potrà più fare a meno di questo mix di elementi.