Santiago de Compostela, il cammino che ti cambia la vita!

Il Cammino di Santiago de Compostela è uno dei pellegrinaggi , nel nord ovest della Spagna, dove secondo tradizione sono custodite le spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù.
Fin dai tempi antichi, il cammino ha richiamato pellegrini dalla Spagna, dalla Francia e più in generale da tutto il mondo cristiano.
La tradizione si è sviluppata progressivamente, a tappe.
Il Cammino di Santiago, a piedi o a cavallo, è nato dapprima nelle Asturie per poi estendersi a tutto l’Occidente. La stagione migliore per affrontare il cammino è  durante l’estate, quando il clima è mite e sereno e la disponibilità di ostelli, è maggiore. Naturalmente, l’inconveniente maggiore è legato al caldo poiché soprattutto nei periodi più afosi, è essenziale mettersi in cammino il più presto possibile, riposarsi durante il giorno e riprendere la marcia nel pomeriggio inoltrato, quando il sole è meno intenso.
D’inverno, ovviamente, il problema principale è quello del freddo, soprattutto nell’attraversamento di tratti montani come i Pirenei.
Non importa quanti chilometri percorrerete e dove arriverete ,la bellezza di questo viaggio sta nell’incontrare lungo il percorso persone con culture e storie di vita diverse, ma con le quali è bello condividere la fatica e il sudore del cammino, la serenità di momenti comuni e la felicità nel raggiungere alla fine tutti insieme, la meta tanto desiderata, Santiago.
Così oggi, come ieri, il Cammino di Santiago de Compostela resta una delle vie di pellegrinaggio più importanti della storia.
Esiste un modo per prepararsi ad affrontare il Cammino?
Se dal punto di vista spirituale, bisogna lasciare da parte le paure e le ansie per affrontare al meglio questa esperienza, dal punto di vista fisico è invece importante prepararsi il più possibile prima di partire.
Anche se non si è degli atleti, non bisogna dimenticare che camminare o andare in bicicletta per molte ore al giorno e per molti giorni continui può essere davvero stancante.
Ogni tappa giornaliera in media consiste nel percorrere dai 30-33 km fino anche ad un massimo di 50 km. Occorre dunque prendere qualche piccola precauzione e soprattutto avere il tempo per preparare il fisico a questa esperienza.
La prima domanda da porsi è:
sono una persona sportiva? Quanto su una scala da 1 a 10? se non si pratica nessun tipo di sport a livello aerobico e si svolge principalmente una vita sedentaria , è come se si partisse da zero.
In questo caso, quello che ci conviene fare è prima di tutto andare dal medico per fare un controllo delle nostre condizioni fisiche.
Se abbiamo buone condizioni di salute, allora possiamo cominciare il nostro programma di allenamento. Un buon piano di allenamento generalmente richiede tempo:
è necessario cominciare ad allenarsi almeno 5 mesi prima della partenza.
Il primo mese, si dovrebbe cominciare con il fare esercizio camminando per 30-35 minuti per tre volte la settimana.
Se andiamo in palestra, possiamo impostare la pendenza aumentandola in maniera graduale per allenarci a camminare in salita e su sentieri ripidi. Sarebbe anche opportuno provare a camminare con uno zaino in spalla con un peso di massimo 15 kg per abituare spalle e schiena a percorrere grandi quantità di chilometri con un peso di quel tipo da portare con sé.
Se invece non andiamo in palestra, possiamo allenarci andando a fare delle vere e proprie camminate sia su strade piane , che in salita.
Per cominciare, basta anche fare delle camminate nel proprio paese, l’importante è che cerchiate di essere costanti e metodici nell’allenamento. Dal secondo mese in poi, bisogna aumentare il chilometraggio settimanale e cominciare a rinforzare anche i muscoli delle spalle e della schiena, che dovranno sopportare il peso dello zaino.
Se abbiamo una vita sedentaria e passiamo molte ore sedute a una scrivania o sul divano, dobbiamo tenerne conto e cercare di allenare al meglio anche la parte superiore del corpo.
In questo caso la palestra o alcune attività come il nuoto, possono essere un buon aiuto.
Dal quinto mese in poi, si può aumentare ulteriormente il carico di lavoro, concentrandoci sul camminare in salita, su terreni irregolari e portando lo zaino.
L’ideale sarebbe fare qualche escursione, almeno un paio prima della partenza.
Cosa bisogna mettere all’interno del proprio zaino?
-pochissimi vestiti, che verranno lavati più volte lungo il percorso, comodi e pratici da arrotolare e stendere con delle mollette sullo zaino durante il cammino di modo che si possano asciugare ed essere pronti per il giorno dopo.
-kit di pronto soccorso con cerotti per vesciche, garze, disinfettante, una crema per le punture di insetti e un antidolorifico per stiramenti o contusioni.
-un sacco a pelo una felpa o un pile contro il freddo delle tappe in montagna-un cappello per il sole, una borraccia e delle calze resistenti-un asciugamano e una saponetta per lavarsi
-un paio di ciabatte comode, sia per farsi la doccia, sia da tenere quando ci si toglie le scarpe da trekking alla sera, per far riposare i piedi.
-un telefonino, magari di quelli più vecchi, senza internet,ma con una batteria più a lunga durata.
-se incontrate un bel torrente freddo sulla vostra strada, fermatevi ad immergete  i piedi, non c’è niente di meglio per la circolazione e per attenuare il dolore muscolare o l’indolenzimento ai piedi.-ed infine la cosa più importante: tanta forza di volontà e voglia di mettersi in gioco, tenendo conto che vi ritroverete a camminare sotto la pioggia, con le vesciche ai piedi o con le gambe doloranti.
A volte sono proprio alcuni viaggi a cambiar le persone.


Perché fare un cammino di pellegrinaggio? Perché non una classica vacanza con gli amici in qualche isola movimentata del mediterraneo o della Spagna?
Avevo bisogno di una svolta e per svoltare avevo bisogno di tempo per me.La prima volta venni a conoscenza del Cammino di Santiago tramite degli amici molto più grandi di me , ero un 15enne in piena adolescenza convinto di poter fare tutto, anche camminare per centinaia di km verso la tomba di San Giacomo Maggiore. Ma se oggi scrivo di questa esperienza è perchè quattro anni fa, con un po’ di follia e anche tanto  coraggio, ho deciso di intraprendere questo cammino per riscoprire alcuni valori che ormai credevo perduti e per dimostrare a me stesso,quanta grinta e determinazione potessi avere pur essendo 15enne. Ero tra i più giovani pellegrini presenti lungo la via francese per Santiago, ma non mi ero mai sentito così a mio agio con gente di tutte le età e di tutte le nazionalità del mondo come in quel momento. Non abbiate paura di essere giudicati ed essere etichettati come pazzi perché
“chi te lo fa fare di camminare per 200 km verso una chiesa” o “ma vai in spiaggia a godertela o in discoteca a ballare che è estate”.
Non ho intrapreso questo cammino per motivi religiosi e posso assicurarvi che molti, come me che lo hanno fatto per sé stessi ,sono tornati a casa con un bagaglio di sicurezza, positività e grinta sensazionale.
Ogni km percorso permette di lasciarsi alle spalle grandi difficoltà e sofferenze che hanno ostacolato il normale andamento della nostra vita.
Con tutto il cuore consiglio vivamente questa esperienza a chi ha bisogno di liberarsi di grossi pesi o semplicemente , vuole trovare alcune settimane per se stesso, staccando la spina  nella più totale quiete e tranquillità interiore.
Non fatelo per moda, fatelo per voi stessi e con coscienza della fatica/ostacoli che incontrerete durante il cammino e un pizzico di coraggio.
Non riesco a descrivere le emozioni che ho provato lungo il cammino, sono state troppo forti e le tengo per me tra i ricordi di questa esperienza unica.
Oggi 2 maggio 2018 , ricordo il cammino  di Santiago come qualcosa che davvero mi cambió la vita, ricordo tutte le persone che hanno lasciato dentro di me qualcosa di bello, tutti i pellegrini incontrati durante il cammino , tantissime etnie diverse , tantissime età diverse, ma tutti con un unico obiettivo,concludere il viaggio ed arrivare in piazza a Santiago , davanti alla cattedrale.
Compagna inseparabile in questo mio cammino fu sicuramente anche la natura, che con la sua varietà di suoni mi ha accompagnato lungo tutto il percorso e mi ha insegnato a saper ascoltare, dai torrenti pieni d’acqua, il cinguettio degli uccellini, il fruscio delle foglie nello giornate ventose ecc ecc.
se riuscirete a percorrere il cammino ed arrivare a Santiago , sappiate che il merito sarà solo vostro!
Il merito sarà solo di voi stessi.
Di voi stessi  per tutti i sacrifici fatti per realizzare questo viaggio, per esservi messi in gioco, per esservi finalmente ritrovati  e per esservi sostenuti da soli col proprio corpo, con la vostra mente e con i vostri cuori per ogni singolo metro percorso fino all’arrivo e alla fine del cammino.


Qui nulla finisce, qua inizia il cammino più importante, quello della nostra nuova vita… buen camino a todos…!!!

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