Robot nel Profondo Blu

Si parla molto dei droni volanti, ma c’è da sapere che non sono gli unici droni esistenti: infatti esistono anche i droni sottomarini.

I droni sottomarini sono dei robot in grado di immergersi per diverse profondità e in diversi tipi di acque. Sono estremamente utili in ambito scientifico, infatti senza il loro utilizzo le esplorazioni dei fondali sarebbero estremamente difficili.

Ne sono stati creati moltissimi tipi, dai più semplici che si immergono per qualche metro ai più sofisticati in grado di raggiungere profondità assurde.

ROV E AUV

La prima sostanziale differenza è tra ROV e AUV. 

ROV

Un ROV (Remotely operated vehicle – veicolo manovrato da remoto) è un robot che per funzionare deve essere collegato fisicamente con un cavo alla postazione remota che lo pilota.

Qtrencher 500

I ROV vengono utilizzati, ad esmpio, per il posizionamento dei cavi di comunicazione sui fondali oceanici. È in grado di immergersi fino a 2500 metri ed è dotato di più di 8 telecamere oltre ad un braccio multifunzionale.

AUV

Un AUV (Autonomous underwater vehicle – veicolo sottomarino autonomo) è invece un robot capace di trasmettere i dati e i video in tempo reale tramite un sistema wireless, quindi non necessita di essere collegato con dei cavi alla postazione di pilotaggio.

Alcuni AUV trovano applicazione nel settore militare e sono detti UUV (unmanned undersea vehicles – veicoli sottomarini senza pilota). Si potrebbero considerare i cugini dei droni militari e ovviamente non si conoscono i loro reali impieghi.

Alistar 3000

Un esempio di AUV è l’Alistar 3000, un robot della famiglia ECA Group, ditta specializzata del settore. Viene spesso impiegato per ispezionare i tubi sottomarini e in generale le strutture in profondità. Grazie a questo robot è stato possibile mappare nel dettaglio il relitto del Titanic.

Come si pilotano?

I robot sottomarini sono generalmente pilotati manualmente con dei sofisticati joystick, ma alcuni sono dotati di un AI (artificial intelligence – intelligenza artificiale) in grado di percorrere tratte in modo autonomo o di mappare vaste superfici.

Robot particolari

BRIUE

Un’applicazione innovativa di questi robot è in ambito spaziale. Infatti la Nasa sta sviluppando BRUIE, un robot in grado di muoversi attraverso oceani e distese ghiacciate, in modo da esplorare Encelado (una delle lune di Saturno) ed Europa (una delle lune di Giove).

OceanOne

Un’altra interessante innovazione è OceanOne, un sofisticato sub-umanoide pilotabile con dei speciali controller che fanno replicare al robot i movimenti che il pilota effettua. Questo umanoide ha già effettuato alcune importanti missioni, come l’esplorazione della nave La Lune, che faceva parte della flotta navale di re Luigi XIV, ed è stato utilizzato in alcuni siti archeologici sommersi, riuscendo a portare in superficie con successo degli antichi reperti.

Andrea Parolini

Andrea Parolini

Mi chiamo Andrea e sono un ragazzo di 16 anni. Frequento la seconda liceo all'Istituto Bonsignori. Sono appassionato di tecnologia, scienza e robotica.

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