Misure antiterrorismo per il capodanno bresciano
Il prefetto Vardè detta regole che prevedono anche il numero chiuso per la tutela dei partecipanti.
Negli ultimi anni, il mondo è precipitato in un clima di paura a causa dei diversi attentati terroristici verificatisi in tutta Europa. Per questo, Annunziato Vardè, il prefetto di Brescia, ha deciso di effettuare delle norme di sicurezza ben precise per l’evento che si svolgerà in piazza Vittoria durante la notte dell’ultimo dell’anno. Il prefetto bresciano ha dichiarato che la minaccia terroristica non cambierà la voglia e la necessità di vivere la quotidianità in tutte le sue componenti. Poiché ci sono in programma diverse feste ed eventi non solamente in città ma anche a Desenzano, Salò, Iseo e Breno, bisogna attuare dei particolari provvedimenti per la sicurezza dei partecipanti. Per questo si devono calcolare tutti i rischi possibili. Lo scopo non è evitare solamente attacchi terroristici, ma anche ciò che è accaduto a Torino durante la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid. Infatti se l’affollamento sarà tale da comportare la necessità di calmierare gli ingressi, lo si farà con dei veri e propri tornelli. Per questo il prefetto Vardè ha proposto il numero chiuso. In questa logica si inserisce la proposta della Prefettura della disponibilità da parte di Copagri Lombardia di fornire trattori e macchine agricole pesanti per chiudere varchi e accessi. Non si ha ancora la certezza sul da farsi, ma sicuramente si cercherà di garantire la sicurezza ai cittadini.