Con il FAI alla scoperta di Villa Badia e della chiesa dei santi Nazaro e Celso

Ogni città italiana per quanto piccola presenta dei piccoli tesori architettonici a partire già solo dall’organizzazione urbanistica, dai piccoli vicoli medievali che intersecano il centro e le ariose piazze rinascimentali fino alle chiese barocche. Ogni palazzo, villa o castello ha una storia che deve essere raccontata e spazi che non possono essere lasciati a se stessi.

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizza giornate di apertura di edifici e ambienti storici normalmente chiusi al pubblico con la partecipazione di ciceroni volontari. Anche Leno quest’anno, grazie al lavoro di Fondazione Dominato Leonense, è entrato a far parte del circuito FAI con Villa Badia, sito archeologico dell’abbazia longobarda fondata da re Desiderio, e la chiesetta dei Santi Nazaro e Celso, risalente ai primi decenni del X secolo e luogo di importanti ritrovamenti. Non è la prima volta che Villa Badia ospita il FAI, già circa 10 anni fa il Fondo Ambiente Italiano aveva organizzato delle visite quando la villa non era stata ancora restaurata.

Re Desiderio

Raccontare i beni visitabili attraverso i personaggi legati alle realtà locali è stata l’idea di fondo per le giornate di primavera del 2019 con a Leno Vincenzo Capirola, musicista lenese del ‘500, e Giulio Aleni, noto missionario e matematico vissuto in Cina. Sono state realizzate delle mostre riguardanti i due personaggi e una terza stanza è stata allestita per ricordare re Desiderio e la fondazione della millenaria abbazia Ad Leones di Leno.

In seguito alle nuove scoperte del 2013/2019 nel parco di Villa Badia si è voluto riproporre la collaborazione con il FAI per valorizzare un sito, a detta degli archeologi, di notevole importanza sia a livello nazionale che internazionale nell’ambito dell’alto Medioevo. Nel settembre 2018 c’era già stata la possibilità di visitare gli ambienti della Villa durante le giornate europee del patrimonio organizzate dal Ministero per i Beni Culturali.

Per permettere ai visitatori di avere un’esperienza completa durante la visita si è pensato di coinvolgere anche i membri dell’associazione lenese In Illo Tempore, gruppo di rievocazione storica che si occupa anche della manifestazione biennale in ricordo dell’arrivo di Federico Barbarossa a Leno.

 

Villa Badia e Chiesa dei santi Nazaro e Celso

Villa Badia deriva il proprio nome dall’antica abbazia Ad Leones di Leno sui cui resti l’edificio è stato costruito a cavallo tra il XVIII e XIX secolo dalla famiglia Dossi. A Leno si era sempre parlato di possibili resti nel parco della villa sebbene la validità di queste ipotesi sia stata confermata solo dagli scavi iniziati intorno al 2002 finanziato da Cassa Padana, attuale proprietaria dell’edificio e dell’area. Durante gli anni gli scavi hanno dimostrato la presenza di straordinari resti legati anche a un palatium altomedievale probabilmente di proprietà della famiglia del re longobardo Desiderio.

Gli scavi presso la chiesetta dei Santi Nazaro e Celso hanno invece portato alla luce i resti di una grande villa romana rustica risalente al I-IV secolo d.C. e la stratificazione delle fondamenta di più chiese, la prima del V secolo d.C.. L’attuale edificio risalente all’alto Medioevo è stata oggetto di un importante restauro condotto da Fondazione Dominato Leonense ed è generalmente visitabile nel periodo estivo. Durante tutto l’anno sono invece organizzate manifestazioni, mostre e concerti di cori o piccole formazioni che hanno permesso alla chiesetta di riottenere l’importanza e la centralità che meritava.

 

 

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