Cafè Noir, Bar Victoria e Coffee House: Tre locali per i giovani

Elvis è il proprietario e gestore, insieme alla sorella Ilaria e alla famiglia, di tre locali della bassa bresciana: due si trovano a Gambara, il Cafè Noir e il Bar Victoria; il terzo si trova a Gottolengo, il Coffee House. Ha iniziato questa attività diversi anni fa e, ancora tutt’ora, sta avendo grandi risultati grazie al duro lavoro e impegno che ci mette. Sentiamo le sue parole riguardanti questo lavoro.

Da quanti anni e come è nata la tua attività?

La mia attività è nata a dicembre 2005 ed è nata da una forte passione che avevo e che ho per questo tipo di lavoro dopo che l’ho fatto per 3 anni alle dipendenze”.

Che fascia d’età hanno i tuoi clienti?

“I miei clienti hanno un po’ tutte le età perché comunque la mattina hai il ragazzo giovane, la signora di quarant’anni, oppure il cliente che ne ha 60/65. Dipende dalle fasce d’orario: la mattina e il pomeriggio si ha un’età mista, mentre la sera si va dai diciassettenni circa fino ad arrivare ai quarantenni. L’età media si aggira dai 23 ai 25 anni”.

Quando un ragazzo di quest’età entra in un locale come il tuo, cosa si aspetta di trovare?

“Un ragazzo si aspetta di trovare sicuramente pieno di gente, della buona musica e anche del buon cocktail o vino”.

I giovani sono sempre influenzabili dalle mode, è difficile assecondarli sempre?

“Dobbiamo essere noi bravi a seguire le varie tendenze per riuscire ad avere sempre la clientela”.

Rispetto a qualche anno fa è cambiato il modo di divertirsi?

“Su questo potrei scriverti un libro perché ho visto diverse generazioni. Se parlo solamente lì da me non è cambiato molto perché i ragazzi sono sempre venuti lì a bere essendo un locale, quindi c’è gente ubriaca, ma anche gente che balla e si diverte. Lo standard è pressappoco sempre quello. La differenza sta che se prima la gente per lo più beveva, adesso la maggior parte delle persone ha altri vizi e quindi è un mix di cose”.

Cosa ti piace di più dei giovani d’oggi? E cosa invece vorresti cambiare?

“Quello che vorrei cambiare è la grande maleducazione, il non rispetto per la cosa degli altri, il  non rispetto delle persone e l’arroganza; in generale la diseducazione che hanno. Cosa mi piace ci devo pensare”.

Tu organizzi anche eventi e varie feste, serve quindi anche una conoscenza delle abitudini e dei gusti dei ragazzi, come riesci a coinvolgere le persone?

“Io sono sempre a contatto con ragazzi e ragazze di varie età, parlo con loro, sto attento a sentire quello che piace a loro, il genere musicale, le loro consumazioni preferite e quello che cercano nei locali, fare una ricerca dei locali, soprattutto quelli di tendenza che fanno massa, dove si sposta la gente. Cerchi comunque di capire e proporre le cose che sai che piacciono ai ragazzi che frequentano, anch’io cerco di fare sempre nuovi inserimenti, tengo cambiato l’artistico, metto dj più giovani seguiti dalla massa, devi stare attento a queste cose, seguirli attivamente anche sui social”.

Ti senti orgoglioso di ciò che hai realizzato?

“Assolutamente sì … è bellissimo fare il lavoro che ti piace, farlo bene, vedere che dopo quasi quattordici anni e varie generazioni di clienti, riesci ancora ad essere seguito da così tante persone. Ma la soddisfazione più grande è sentirsi dire dai clienti “Quando ci sei tu è una garanzia””.

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