Bpark, il nuovo progetto del Liceo Bonsignori
Un nuovo progetto che ha coinvolto ragazzi delle medie ma che potrebbe svilupparsi molto più in grande quello realizzato nel parco del Istituto Bonsignori a Remedello Sopra (BS). Una Green Economy che ha deciso di spiegarci, rispondendo ad alcune domande, Giuseppe Ghirardi l’ideatore nonché insegnante di arte e disegno tecnico presso questa scuola.
Come spiegherebbe il progetto Bpark?
Allora, che dire, siamo solo all’inizio di un progetto che potrebbe fare la differenza per quanto riguarda la formazione dei nostri alunni, in particolare un insegnamento basato meno sullo studio e di più sulla natura e sulla manualità, della quale molti studenti purtroppo ne hanno la mancanza. Il progetto è molto ampio e continua ad evolversi. Ma ad oggi possiamo dire di avere sistemato una zona del parco che precedentemente era molto rovinata e abbiamo anche preparato la semina per l’orto estivo. Inoltre questo progetto è composto da varie attività che possono essere la coltivazione di frutta e ortaggi, la piantagione di piante di vario tipo ma anche l’istruzione per quanto riguarda l’apicoltura e l’allevamento delle capre.
Chi ha avuto l’idea del nome?
L’idea del nome è venuta da sé. Abbiamo semplicemente utilizzato il simbolo della nostra scuola, ovvero la “B”, che potrebbe anche sottolineare il fatto che ciò che stiamo realizzando è completamente biologico, e l’abbiamo aggiunta alla parola “park”, parola chiave che rende subito l’idea di quello che stiamo realizzando.
Da quando è partita questa iniziativa?
L’iniziativa è partita lo scorso anno con i ragazzi di seconda media, durante l’estate però è stato un gruppetto di ragazzi del liceo a portare avanti la manutenzione del parco. Quest’anno il progetto è ripartito con gli stessi ragazzi dell’anno prima.
Chi partecipa insieme a lei a questo progetto?
Insieme a me partecipa in particolare Angelo Badinelli, il professore di storia, geografia e italiano delle medie, ma grande è l’aiuto da parte del preside, Angelo Bagossi, di Padre Achille e del direttore, Benedetto Picca.
Quante volte a settimana vi trovate?
Per il momento ci ritroviamo una volta ogni due settimane. Solitamente ci ritroviamo o la mattina o il pomeriggio e lavoriamo per circa due ore, ma l’idea sarebbe quella di incontrarsi più volte in una settimana.
Secondo lei quanto è importante per i giovani questo progetto?
Secondo me questo progetto è molto importante per i giovani in quanto questo parco è un luogo dove si possono fare esperienze legate alla natura e dove ci si può allontanare, anche solo per poco, dal rumore delle nostre città che non riesce a farci percepire la bellezza della natura che ci circonda.
Da chi è partita l’idea di realizzare questo progetto?
L’idea è partita dalla necessità di rinnovare il percorso formativo dei nostri studenti, quindi insieme al gruppo docenti abbiamo trovato il giusto progetto che potesse coinvolgere sia l’apprendimento in un modo diverso dal solito, sia il nostro grande parco che recentemente non è stato molto curato.
Secondo lei quanto può aiutare gli studenti fare lezione fuori dall’aula e dall’orario scolastico?
Secondo me questo progetto aiuta molto gli studenti sicuramente perché in questo modo gli alunni riescono a interagire tra di loro senza l’utilizzo di smartphone e social network, inoltre stare a contatto con la natura aumenta la loro voglia di apprendere e imparare questo tipo di cose può aiutarli a rispettare l’ambiente che ci circonda. Per di più i loro rapporti con i professori sono diversi dal confronto in classe di conseguenza abbiamo riscontrato anche un netto aumento delle capacità di apprendimento per gli studenti che in classe riscontrano alcune difficoltà.