Jetpack: il volo dell’uomo diventa realtà

Il sogno di volare, una delle cose che, da sempre, ha affascinato l’umanità. Già ai suoi tempi Leonardo Da Vinci aveva pensato a dei modi per poter volare, ma il primo reale successo è quello dei Fratelli Wright, con il volo del primo aereo. Nella nostra epoca è normale muoversi volando con gli aerei, ma grazie a moderne tecnologie alcune persone sono riuscite effettivamente a spiccare il volo.

I Jetpack, cosa sono?

I Jetpack, letteralmente “zaini razzo”, sono dei sistemi che grazie ad una propulsione a getto permettono ad una persona di volare. I più noti sono quelli che vengono indossati appunto come uno zaino, ma ne esistono di molti altri tipi.

Come funziona un Jetpack?

Il pezzo centrale del Jetpack è il motore, che può essere di vari tipi:

  • razzi alimentati a perossido di idrogeno (nome scientifico dell’acqua ossigenata);
  • motori turbojet, uno dei modello di motore a reazione più vecchio;
  • razzi a combustibile solido o liquido (generalmente azoto) – questi sono i motori usati principalmente nell’industria aerospaziale. 

Solitamente nei Jetpack ci sono più motori, in modo da avere una maggiore potenza.

In alcuni modelli di Jetpack sono inoltre presenti delle ali a delta, come quelle degli aerei caccia. Le ali servono a rendere possibile il volo ”in stile aereo”, riuscendo così a volare ad alte velocità.

Per controllare gli spostamenti viene usato un sistema che indirizza il getto prodotto dal motore, più o meno come avviene per far curvare le barche, mentre per controllare l’altitudine basta diminuire o aumentare la potenza del motore, o in caso ci siano le ali basta inclinarle.

Jetpack e record

Vediamo adesso alcuni modelli di Jetpack e alcuni record incredibili che hanno raggiunto.

Jetwing

Questo è il Jetpack utilizzato dai Jetman, i tre piloti professionisti della “mission human flight” di Jetman Dubai, che dal 2013 crea ogni anno incredibili performance.

Il Jetwing, come suggerisce il nome, è dotato di ali e i suoi dati tecnici sono incredibili: la poca autonomia di volo, soli 13 minuti, è compensata dalla sorprendente velocità di 220 nodi (circa 400 km/h) e da un’altitudine massima di 6100 metri. In grado di percorrere 50 km, questo Jetpack è inoltre dotato della modalità “hover” (volo stazionario).

Tra le sorprendenti evoluzioni di questo trio troviamo il volo fianco a fianco con un Airbus A380, con gli 8 Patrouille de France (la pattuglia acrobatica della Marina francese) e l’emozionante volo tra le montagne Norvegesi. Inoltre per EXPO 2020 a Dubai il 14 febbraio è stato stabilito il record di altitudine raggiunta partendo dal suolo: 1800 metri in 30 secondi di volo.

Gravity

Un Jetpack più tradizionale è quello sviluppato da Gravity Industries.

È formato da una tuta con 5 turbine: uno montata sulla schiena e 4 più piccole, due per braccio, usate per muoversi.

Questo modello, non essendo dotato di ali, ha una velocità massima minore rispetto al Jetwing, ma comunque elevata: 136 km/h, e una autonomia di volo di 5-10 minuti.

L’azienda produttrice organizza anche delle esperienze di volo con dei piloti professionisti, partendo dalle basi del funzionamento del Jetpack fino ad una sessione a massima potenza se lo “studente” dimostra ottime abilità di volo.

Immaginate di prendere uno zaino-razzo per andare a lavoro o di volare con i vostri Jetwing fino a un’altra città e poi atterrare come se niente fosse. Per adesso è solo un miraggio, ma in un futuro neanche troppo lontano potrebbe essere la normalità…

Andrea Parolini

Andrea Parolini

Mi chiamo Andrea e sono un ragazzo di 16 anni. Frequento la seconda liceo all'Istituto Bonsignori. Sono appassionato di tecnologia, scienza e robotica.

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