IPhone rallentati, Apple sotto accusa

 

Apple ammette di rallentare via software i vecchi iPhone
È bufera su Apple: l’azienda di Cupertino ha ammesso di rallentare intenzionalmente gli iPhone più vecchi. La Apple, infatti, si trova citata in tribunale. Le prime cause sono state avviate negli Stati Uniti, a Los Angeles e a Chicago da possessori di iPhone 5,6 e 7. La Apple avrebbe rallentato via software i vecchi iPhone rilasciando una funzionalità per evitare spegnimenti improvvisi. Infatti le batterie a ioni di litio degli iPhone perdono la capacità di rispondere ai picchi di corrente quando sono al freddo, hanno poca carica o sono vecchie. Ciò può portare all’inatteso spegnimento del dispositivo per proteggere i suoi componenti.

Per quanto la Apple abbia spiegato come questa misura si sia resa necessaria, sono sorte varie polemiche fra i consumatori. In sostanza, i consumatori accusano la Apple di aver intenzionalmente rallentato gli smartphone per indurre gli utenti ad acquistare nuovi telefoni. Inoltre viene incolpata di “mascherare” un difetto delle batterie anziché risolverlo fornendo una sostituzione gratuita in tutti gli iPhone coinvolti. In opposizione, alcuni studiosi ritengono che la Apple non riduca volontariamente le prestazioni, ma imposti solamente una differente gestione energetica.

Non è al momento possibile prevedere quale sarà l’esito di queste dispute, poiché non sembrano esservi precise norme pronte a vietare a un’azienda di limitare o disattivare funzionalità nei propri dispositivi. Servirà attendere, di conseguenza, il parere delle corti. La soluzione, per ora, è la sostituzione della batteria.

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