Il Blob: un alieno sulla Terra

Sulla terra esistono una grande quantità di esseri viventi: animali, piante, insetti, funghi e naturalmente l’uomo. Ognuno di essi ha caratteristiche ben precise che li differenzia e li rende unici e grazie a questo l’uomo è riuscito a catalogarli e a dare un nome ad ogni specie. L’uomo però non ha mai smesso di cercare nuovi esemplari. Poco tempo fa in America gli esperti hanno rinvenuto un esemplare di Physarum polycephalum, comunemente detto “blob”.

 

Che cosa è?

Il blob è un organismo primitivo apparso 500 milioni di anni fa, prima del regno animale, a lungo considerato un fungo, salvo poi essere classificato dagli scienziati nel regno dei mixomiceti. Non è altro che un organismo unicellulare né vegetale né animale e nemmeno appartenente ai “funghi”. Alcuni ricercatori lo hanno definito persino un alieno. A dare il soprannome è stata Audrey Dussutour, in omaggio al film ‘The Blob’ del 1958, nel quale una massa appiccicosa extraterrestre diventa sempre più grande, divorando tutto quello che incontra sul suo passaggio. Fortunatamente l’esemplare ritrovato non causa alcun male all’uomo. Se ne trova un meraviglioso esemplare nello zoo di Parigi, nel bosco di Vincennes in un’area chiamata “blob zone” in cui è al riparo dalla luce. Il blob assomiglia a una massa melmosa, viscosa e giallastra, formata da rametti sottili che si diramano in tutte le direzioni.

Capacità del Blob

È in grado di muoversi anche se privo di zampe o ali, infatti riesce ad espandere i suoi “tentacoli” ovunque. Il blob non ha occhi, bocca e stomaco ma riesce ad individuare il cibo ed è in grado anche di digerirlo. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che il blob pur non avendo un cervello, è in grado di ragionare e in più riesce a memorizzare informazioni utili alla sua sopravvivenza: durante un recente esperimento è stato intrappolato in un labirinto e i ricercatori hanno potuto affermare che è riuscito a esplorare l’ambiente circostante senza passare due volte nello stesso punto. Se due esemplari si congiungono ognuno dei due trasferisce le informazioni che ha immagazzinato all’altro. Il blob possiede più nuclei che possono moltiplicarsi o dividersi all’infinito, grazie a queste scissioni è in grado, in caso di lacerazioni, di ricostituire la sua tessitura superficiale in pochi minuti.

 

Habitat naturale

Il Blob nasce e cresce  nei boschi delle zone temperate, poiché prospera in ambienti ombreggiati, freschi e umidi, come i tronchi degli alberi, ma è anche presente in alcune cantine sotto terra. All’inizio del suo ciclo di vita è microscopico, per questo è molto difficile da individuare. Con il tempo può raggiungere anche i dieci metri di grandezza. Forse, un giorno, si potrà trovare un blob anche di parecchi chilometri di larghezza oppure come pianta da giardino, chi lo sa?

Gazzoldi Davide

Gazzoldi Davide

Sono Davide Gazzoldi, frequento la prima liceo all'Istituto Bonsignori. Sono appassionato di animali di vario tipo e tecnologia.

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