C’era… Domani!
C’era…domani
Prosegue la nostra raccolta di fiabe, ma questa volta non sono le solite fiabe!
C’era…una volta! No, sbagliato.
C’era…domani o qualche giorno fa! Fiabe, cioè, ambientate nei nostri giorni!
Buona lettura!
Lo scambio
C’era…un giorno fa, che una coppia si era trasferita dal Brasile, con un figlio; essi sono molto ricchi ed abitano in una villa a Sirmione. Hanno addirittura i servi e la guardie esterne.
Ma se si dovesse andare avanti di qualche chilometro, potremmo trovare un altro bambino che non è così fortunato.
Per guadagnarsi da vivere deve chiedere l’elemosina. Suo padre si ubriaca tutte le sere e questo non fa che abbassare sempre di più il morale della famiglia. Inoltre la mamma è malata…
Un giorno il poveretto si era preparato per uscire a guadagnare un po’ di soldi.
La mamma si era fatta promettere che non si sarebbe allontanato troppo dalla sua abitazione.
Impresa impossibile: infatti il bambino, troppo curioso, dopo aver passato i primi minuti ad indugiare, si era avviato a passo spedito.
Nello stesso momento il principino della villa si era affacciato alla finestra, vedendo un ragazzino più o meno della sua età che guardava verso di lui, ammirando, estasiato, l’esterno della villa. Era proprio il ragazzo povero, rimasto incantato.
Il padroncino usci, nascondendosi dietro un albero per non essere scoperto.
Il bambino dietro il cancello lo aveva aperto e visto che le guardie gli venivano incontro. Mentre entrava velocemente, era inciampato; ma proprio quando le guardie lo stavano per buttare, uscì fuori il principino, allo scoperto, salvandolo dalle loro grinfie e portando il povero innocente dentro casa.
I due notarono di essere simili nel fisico: stesso colore degli occhi, stessi capelli…con una sola differenza. Il principino aveva sulla mano una cicatrice e tutti nella villa sapevano che quello era il suo segno.
I ragazzini iniziarono a parlare fitto fitto e infine il più ricco volle scambiare i suoi abiti con quelli del povero.
Dopo una discussione animata i due si misero d’accordo, scambiandosi così gli indumenti.
Il povero si era trasformato nel ricco e il ricco nel povero. Così, quest’ultimo uscì dalla villa iniziando a gironzolare un po’.
Il ricco, però, si era accordo di aver dimenticato a casa una cosa importantissima. Decise quindi di rientrare nella sua villa, ma le guardie gli sbarrarono il passo.
Non sapeva più come entrare in casa, anche con la cicatrice; inoltre in quel momento di panico non sapeva più ragionare.
Sconsolato, si sedette sul marciapiede, finché non vide qualcosa che luccicava per terra.
Era un anello talmente luminoso che sembrava sprizzare felicità da tutti i pori. Se lo mise al dito e in quel momento desiderava essere felice, al calduccio nel suo morbido letto, perché si stava alzando un vento molto freddo.
E poi… si ritrovò nel suo letto. Vide entrare il poveretto, con uno sguardo preoccupato. Ma appena lo vide un sorriso apparì sulla sua faccia:
“Credevo non arrivassi più!” urlò il povero bambino.
E il principino si rese conto che era tutto vero… l’anello realizzava i desideri!
Si abbracciarono e il principino chiese all’anello che il poveretto avesse una vita felice.
Si salutarono e vissero per sempre felici e contenti.
(Giulia Fontana)
La strega e il marziano
Accadde…fra qualche anno che dopo pranzo andai a fare una passeggiata, vedendo una piccola casa.
Incuriosito, bussai e una voce stridente mi chiese: “Chi è?”
Preoccupato, io non risposi. Ma spinto dalla curiosità, aprii lentamente la porta e vidi una strega e per la paura mi nascosi all’istante.
Poco dopo, vidi un’altra persona, anzi un altro essere: aveva il volto coperto, con uno strano mantello e abiti che ricordavano lo spazio.
Infatti, quel personaggio bizzarro era un abitante del pianeta Giove, venuto sulla Terra, per scagliare fulmini proprio su quell’abitazione, cercando di distruggerla.
La strega arrabbiata uscì, lanciando frecce di fuoco.
I due andarono avanti così per molto tempo, finché, dopo essermi fatto un po’ di coraggio, uscii dal mio nascondiglio: “Fermatevi!” – dissi a loro – “perché state lottando?”.
Mi risposero, quasi contemporaneamente: “Questo è il mio regno e lo voglio tenere solo e tutto per me!!!”.
Allora dissi: “Ma perché non governate insieme questo regno?”.
La strega e il marziano ascoltarono e, a fatica, si riappacificarono.
Dopo qualche mese nacque un regno governato proprio dai due, i quali, dopo essersi sposati, garantirono anche la pace sulla Terra e su Giove, vivendo a lungo felici e contenti.
(Carlo Bonomi)
L’albero parlante
C’era…fra pochi anni un ragazzo molto giovane, di nome Paolo, di 22 anni. Anche se lavorava come boscaiolo, aveva pochissimi soldi.
Un giorno mentre era nel suo letto fece un sogno: in Giappone si trovava un albero magico che ogni mese poteva essere tagliato e dopo trenta giorni ricresceva, pronto a essere nuovamente tagliato.
Paolo partì subito per il Giappone e dopo dodici ore di aereo andò subito a cercare un hotel per riposarsi dopo il viaggio lungo.
Dopo aver fatto colazione, il ragazzo andò alla ricerca dell’albero. Girò in lungo e in largo fino a quando non trovò l’albero! Egli chiese SUBITO che voleva essere ricco e che desiderava una bella casa accogliente che ubbidiva a ogni suo comando.
L’albero esaudì i suoi desideri, ma nonostante questo, lui non si sentiva totalmente felice felice. Infatti, anche se possedeva moltissime cose e anche animali, come un pappagallo, un cane, un gatto e persino un orso, Paolo voleva capire quale fosse il significato della vita.
Questa domanda non aveva ancora trovato risposta e molte persone avrebbero voluto sapere proprio la risposta. Paolo, così, chiese all’albero quale fosse il vero significato della vita.
E l’albero gli rispose che il vero significato della vita era…
(Lorenzo Frontali)