Accademia del Gamber, 11 anni in Arte

A Gambara da diversi anni è presente un’associazione culturale che riunisce gli
appassionati d’arte e che ha come scopo la condivisione della propria passione.
Recentemente ho avuto l’occasione di porgere alcune domande a Maria Cavaggioni,
presidente di quest’associazione e al direttore artistico, Pieraldo Tellaroli.

MARIA CAVAGGIONI
Quando è stata fondata questa associazione?
Questa associazione è stata fondata undici anni fa, nel 2007.
Da chi è partita l’idea?
L’idea è partita da 10 soci fondatori appassionati d’arte.

Di cosa si occupa questa accademia?
L’accademia si occupa di arte a 360°, in particolare ci occupiamo di pittura, infatti
l’associazione organizza corsi di pittura che cominciano a ottobre e finiscono a giugno,
come una scuola vera e propria inoltre organizziamo anche eventi mostre.
Che scopo ha quest’associazione?
Lo scopo è quello di promuovere l’arte e di condividere la propria passione e il proprio
entusiasmo con più gente possibile.
Chi è il direttore artistico?
Il direttore artistico è Pieraldo Tellaroli.
Quanti corsi ci sono a settimana?
Ci sono tre corsi distribuiti in giorni diversi: Il lunedì sera dalle 20.30 alle 23.00, il
mercoledì pomeriggio dalle 17.30 alle 20:00 e il venerdì sera dalle 20.30 alle 23.00.
Dove vengono svolti i corsi?
I corsi si svolgono nella sede dell’Associazione che si trova nel Palazzo Lorenzetti a
Gambara.
Ad oggi quante persone partecipano ai corsi?
Nell’ultimo periodo siamo aumentati e abbiamo raggiunto i 33 iscritti.

Che tecniche vengono affrontate durante le lezioni?
All’inizio viene affrontato il disegno con la matita poi siccome non è un liceo artistico
per non stancare le persone si affronta la tecnica ad olio poiché è la tecnica più
semplice ed anche se si sbaglia si può sempre sistemare. Le tecniche affrontate nel
corso degli anni, tuttavia, sono diverse: l’acquerello, l’acrilico e lo stucco.
Vengono realizzate delle mostre dove sono esposti i dipinti?
Si, vengono realizzate delle mostre in particolare ne abbiamo tre all’anno. Quella dell’8
dicembre per la festa dell’Immacolata, quella per fiera di S. Giuseppe e poi in agosto
quella per la Madonna della Neve, poi se ci invitano a qualche evento noi aderiamo
molto volentieri.
Ogni mostra è composta da dipinti che seguono un tema oppure la scelta è libera?
Allora per le tre mostre fisse che abbiamo ogni anno c’è un tema poi se ci invitano a
vari eventi la scelta diventa libera nel senso che portiamo dei lavori che scegliamo noi
quindi sono più delle collettive che delle mostre a tema.
Quando e dove è stata l’ultima esposizione? Che tema seguivano i dipinti?
L’ultima esposizione è stata il 18 marzo per la fiera di S. Giuseppe. Il tema era quello del
borgo collegato ai ricordi di ognuno di noi, questo tema è stato svolto sia con la tecnica
ad olio che ad acquerello poi c’erano anche alcuni dipinti a tema libero.
Quando e dove sarà la prossima esposizione? Che tema seguiranno i dipinti?
In programma abbiamo di partecipare il 15 aprile alla giornata mondiale dell’arte
allestendo una piccola mostra nella nostra sede in cui il tema sarà libero. Poi ci sarà la
mostra per la Madonna della neve che seguirà il tema collegato al “mio diario”.
Ci sono dei nuovi progetti per il futuro?
Il nostro è sempre un progetto nuovo, poiché la pittura è sempre qualcosa che si
rinnova. A ottobre partiremo con dei nuovi corsi, quindi affronteremo dei temi diversi
rispetto ad ora.

PIERALDO TELLAROLI
Che scuole hai frequentato?
Dopo il liceo artistico ho frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Brera.

Da dove nasce questa passione per l’arte?
Questa passione nasce da un disagio, da una solitudine e da una voglia di emergere e di
provare dove volevo arrivare.
L’arte è solo una passione o anche un lavoro per te?
È anche un lavoro.
Ci sono dei criteri con i quali scegli i lavori e le tecniche da affidare agli allievi?
Si, perché ho sempre cercato di dire a tutti che il mio obbiettivo era quello di seguire le
passioni personali, io insegno le tecniche pittoriche e posso insegnare come si gestisce
il colore però mi piace seguire le esigenze e le passioni di chi dipinge. Se una persona
ama un aspetto figurativo cerco di portarla su questa passione, se invece una persona
vuole rompere gli schemi e capisco che non ama un certo tipo di tecnica che può
essere, per esempio quella fotografica cerco di spingerla a lavorare in altri modi più
espressivi e spontanei.
Che emozioni si provano a condividere questa passione con un gruppo così
numeroso?
Le emozioni sono tante, soprattutto quella di comunicare non verbalmente ma con
l’arte.
Cosa pensi voglia dire essere un’artista?

Maria Cavaggioni e Pieraldo Tellaroli

Io penso che l’essere artista lo decida la società, esistono artisti che hanno incontrato il
gusto nella loro società e quindi sono emersi in qualche modo, altri invece non hanno
incontrato il consenso sociale e quindi sono rimasti nell’ombra e sono emersi dopo.
“Artista” è un termine molto vago, io dividerei tra l’essere un buon esecutore e pittore
e l’essere un buon creatore di immagini.
Pensi che tutti possano imparare a dipingere?
Si, assolutamente perché dipingere è una tecnica, e le tecniche si possono apprendere
come si possono apprendere tutte le cose di questo mondo. Io non credo nel talento
ma credo nella passione e nella voglia di fare.

 

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