2 giugno: un ricordo che deve restare vivo.

La festa della Repubblica come punto di partenza verso la sensibilizzazione dei giovani al patriottismo.

2 giugno. Tutti, o perlomeno quasi tutti, sanno che cosa celebra la festa del 2 giugno; ma perchè tutto ciò? Soprattutto tra i giovani vi è una sempre più grande disinformazione per quanto riguarda le grandi feste nazionali. Il 2 giugno celebra infatti quel referendum istituzionale per il quale, nel 1946, tutti i cittadini italiani furono invitati a votare affinchè scegliessero quale forma di stato (monarchia o repubblica) dare al Paese. Questo giorno non fu importante solo perchè rappresentativo della nascita della nazione moderna, ma anche, e soprattutto, perchè fu la prima votazione in Italia a suffragio universale. Elemento non trascurabile, considerando che questo referendum fu indetto subito dopo la fine della seconda guerra mondiale e la conseguente caduta del fascismo, regime sostenuto dalla stessa monarchia e rappresentò quindi il primo momento dopo anni in cui il popolo potè esprimere apertamente il proprio parere e la propria volontà. La festa della Repubblica viene considerata in maniera simile alla presa della Bastiglia (14 luglio) e alla dichiarazione d’indipendenza americana (4 luglio). Nonostante sia un festa di rilievo per la società italiana, essa viene trascurata soprattutto dai giovani. Molti di loro non conoscono infatti il retroscena del referendum del 1946 e molti, addirittura, non ne hanno mai sentito parlare. E’ importante quindi che i giovani siano sensibilizzati al ricordo di questi eventi, che non vengano messi nel “dimenticatoio”, come segno di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che nel corso dei decenni si sono battute e hanno anche perso la vita per gli ideali di libertà che caratterizzano la società attuale.

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